Beverly Hills Cop – Axel F.
M’aspettavo un film di contenimento, gentile, rispettoso e tranquillo nei confronti della saga (un po’ come i Bad Boys di Adil e Bilal) e sarei stato comunque felicissimo.
In realtà è proprio un bel film. Mai davvero rivoluzionario ma divertito, divertente, appassionato ed affettuoso nei confronti del suo “mondo” e dei suoi personaggi.
Ma soprattutto felicemente malinconico, chiaroscurale, forse il perfetto contraltare di Top Gun: Maverick per come ragiona della senilità di Axel Foley, eroe mai così fuori tempo massimo per dinamiche e atteggiamenti (e, forse anche per questo, primo, lucidissimo buddy movie vero e proprio della saga).
A margine, credo che mai il cinema di Simpson e Bruckheimer, solare, ottimista, giovane oltre ogni aspettativa e logica, abbia ragionato così tanto di vecchiaia e del concetto di “fine” di un processo.
In foto: John Taggart, mio spirito guida dal 1995 ad libitum.