Appunti Dalle Piattaforme #4 – Mafiosi, Denaro e Primavere

Appunti Dalle Piattaforme #4 – Mafiosi, Denaro e Primavere

Spunti e suggestioni a partire dai titoli delle maggiori piattaforme streaming che ogni mese attireranno la nostra attenzione, siano essi legati alle ultime uscite o recuperi più o meno tardivi

La Legge Della Notte – Live By Night (2016, Ben Affleck)

Un progetto fuori dal tempo, dallo spazio, ma sopratutto dall’industria.

Si parte da Lehane, poi si intercetta quasi subito Ellroy, il tutto per offrire una sintesi di praticamente tutte le traiettorie del cinema crime classico, dalla gangster story al noir.

Il risultato è a tratti irrisolto e probabilmente rallentato dalla mole di materiali che vorrebbe gestire, ma Affleck è così coraggioso, ambizioso, oltreché evidentemente innamorato di quel cinema che qui vorrebbe emulare che non si può volere male né a lui né ad un film del genere.

Disponibile a pagamento su Appletv e Prime Video

The Laundromat (Steven Soderbergh, 2019)

Forse il vero film sull’1%, non perché tenga il punto di vista fisso sulle persone comuni che subiscono le conseguenze di coloro che detengono il potere economico (sebbene, a differenza di The Big Short, esca anche dalle stanze dei bottoni, dagli studi notarili, dalle banche e porti il suo sguardo anche al livello della strada), ma perché racconta bene come tutti, prima o poi, al di là della nostra ricchezza, saremo l’1% di qualcuno e cadremo vittima del sistema, in modo più o meno grottesco.

Un film praticamente girato solo di giorno ma in realtà nerissimo, straniante, non sense, che racconta il capitalismo nell’unico modo possibile: come un’entità invisibile, che si sviluppa negli spazi vuoti delle società di facciata o nelle stanze d’albergo eleganti dove vengono fatti sparire i broker che hanno troppe pretese, a cavallo tra Fisher, Žižek e That Giant Beast That Is Global Economy.

Disponibile su Netflix

Omicidio Al Cairo (Tarik Saleh, 2017)

Il noir come struttura modulare, di spunti, elementi ricorrenti, che si può applicare a quasi qualsiasi contesto, perfino a quello della Rivoluzione Egiziana.

Ma con una struttura del genere a risaltare sono sopratutto i vuoti, gli elementi fuori posto rispetto alle attese, certe intuizioni, certe idee visive, certe soluzioni narrative, che rompono lo schema e raccontano la catastrofe con una lucidità disarmante.

Disponibile su Prime Video

Alessio Baronci

Classe 1992. È laureato in Letteratura, Musica e Spettacolo alla Sapienza e ha continuato imperterrito ad indagare il mondo delle arti specializzando in Spettacolo, Moda ed Arti Digitali. Folgorato sulla via della celluloide a nove anni, dopo aver visto "Il Gladiatore" di Ridley Scott, da quel momento fagocita film di ogni tipo mosso da due convinzioni: la prima è che tutte le arti sono in comunicazione tra loro e sono influenzate dal contesto culturale in cui nascono; la seconda è che poche forme d’arte hanno un solo significato, la maggior parte nasconde qualcosa di più profondo all'occhio di chi guarda. Scoprire "quel qualcosa", sempre, è uno degli obiettivi della sua vita. Quando sul finire del 2015 fonda “Liberando Prospero”, insieme agli altri membri del primo nucleo, lo fa con l’obiettivo di distruggere e ricostruire da zero il rapporto tra arte e pubblico, utilizzando ogni mezzo necessario allo scopo. Fa parte del team di autori del blog ed è "dramaturg" e performer del collettivo per quanto riguarda il versante delle esibizioni live.

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